venerdì 29 novembre 2013

RISOTTO ALLE VERDURE MANTECATO CON CREMA DI CAVOLFIORE VIOLA , YOGURTDI RISO E GELATINA ALL'ACETO BALSAMICO




Mi sono invaghita del colore viola in cucina dopo aver assaggiato una crema di patate viola davvero particolare e così con l'arrivo nella mia dispensa  di alcuni cavolfiore color violetto ho immediatamente pensato di preparare un piatto che li contenesse...
Il violetto di Sicilia, così si chiama questo cavolo, é un concentrato di salute , le sue proprietà antiossidanti sono di gran lunga superiori a quelle del suo fratello bianco! 
Se vi va di leggerlo vi rimando ad un post di qualche tempo fa proprio sulle proprietà benefiche di questi ortaggi. 
Avevo a disposizione in questi giorni parecchie verdure perché ho preparato un ricco pinzimonio così le ho utilizzate insieme al cavolfiore per preparare un risotto un po' particolare....un risotto senza latticini ...un risotto Vegano !
Ma il risotto deve essere cremoso...e di solito in aiuto ci viene la mantecatura con i formaggi, siano essi morbidi o stagionati aiutano il riso a legare , quindi ho pensato preparare  una crema di cavolfiore viola con lo yogurt di riso, e per smorzare un po' il dolce gusto del yogurt ho aggiunto della gelatina di aceto balsamico dell' Acetaia "La Tradizione" di Modena, inviatami con altri prodotti per poter partecipare ad un contest organizzato in collaborazione con Cucina Semplicemente e Cast Alimenti, la scuola di Cucina.
Ho scelto ,non a caso, lo yogurt di riso e non di soia , primo perché non amo la soia e secondo perché proprio durante un corso sulla pasticceria salutistica ci spiegavano come molte volte i nostri piatti diventano poco digeribili  perché mescoliamo tanti tipi di alimenti in questo modo scomodiamo  troppi enzimi per la digestione. Ciò non avviene se utilizziamo ingredienti simili fra loro ( come in questo caso riso e yogurt di riso!). Per ultimo ho scelto, per completare questo piatto della salute , un riso semi integrale , di una cascina del Vercellese, una delle poche a vantare una produzione di riso Bio al 100%.
Insomma ho cercato di mettere a frutto tutti gli insegnamenti raccolti in questi mesi, bazzicando corsi di cucina e blog molto attenti a tutto ciò che é la salute nel piatto che portiamo sulla nostra tavola... è proprio il caso di dire Buon appetito!
A proposito di mesi...lo sapete che oggi festeggio 5 mesi di apertura del mio blog e proprio con questo che é il mio 100 post! Insomma che dire tutti i giorni molte di voi passano a trovarmi, le visite sono sempre tantissime e piano piano stiamo imparando a conoscerci ...un grazie di cuore  a tutte voi che mi seguite sempre con molta attenzione ! 



Ingredienti  per 4 persone

320 g riso semi integrale
Brodo vegetale q,b
Verdure da pinzimonio 
( 1/2 carote piccole
1/4 di peperone rosso
1/4 di peperone giallo
Cuore di sedano
Un finocchio piccolo
Indivia belga 
Alcune puntarelle 
Un pezzetto di zucca 
1 cavolfiore viola 
Qualche piccola cima di cavolfiore bianco
1 vasetto di yogurt di riso 
Gelatina di aceto balsamico 
Olio evo
Vino bianco per sfumare

Procedimento:

Preparare tutte le verdure: 
Tagliare a rondelle i cipollotti e mettere da parte.
Ridurre a cimette il cavolfiore viola scottarne la maggior parte in un tegame con del brodo vegetale, per  qualche minuto. Dopo di che frullarne la metà in un mixer con lo yogurt di riso e un paio di cucchiaini di aceto balsamico in modo da ottenere una crema viola. 
Tenere da parte le altre per decorare.
Mondare e tagliare a dadini tutte le altre verdure. 
Portare a bollore  il brodo vegetale, preparato il giorno prima.
In un tegame capiente mettere dell'olio d'oliva e i cipollotti a rondelle, saltare velocemente e aggiungere tutte le altre verdure e cuocere a fuoco vivo per pochi minuti.

In un'altro tegame mettere il riso e qualche cucchiaio di olio, mescolare con un cucchiaio di legno in modo che tutti i chicchi vengano ricoperti dall'olio.
Tostare a fuoco vivo e sfumare con il vino bianco.

Aggiungere due mestoli di brodo vegetale e aggiungere il riso alle verdure, coprire con dell'altro brodo e proseguire con la cottura aggiungendo quando necessario altro brodo.

Al termine della cottura mantecare il riso con la crema di cavolfiore, yogurt e gelatina.
Servire caldo e decorare le cime di cavolfiore viola e qualche goccia di gelatina.

Procedimento nel Bimby :

Tagliare a rondelle i cipollotti e mettere da parte.
Ridurre a cimette il cavolfiore viola, inserirle nel boccale e aggiungere 2 misurini di brodo vegetale.
Cuocere per 7/8 min a 100°C vel soft antiorario.
Dopo di che frullarne solo la metà, con lo yogurt di riso e 2 cucchiai di gelatina a vel 7/8  in modo da ottenere una crema viola. Tenere da parte le altre per decorare.
Portare a bollore il brodo vegetale. Se avete il dado vegetale Bimby potete portare a bollore dell'acqua e usare il dado per insaporire il risotto.
Pulire il boccale ed inserire il cipollotti con l'olio : 3 min a 100°C vel soft antiorario.
Aggiungere il riso precedente passato in un po' di olio  per impermeabilizzarlo.
Tostare per 3 min a 100°C vel soft antiorario, dopo 2 min sfumare con un misurìno di vino bianco.
Al termine aggiungere tutte le altre verdure e 800 g di brodo vegetale ( 640 g + 1 misurìno e mezzo ) . Cuocere per il tempo indicato sulla confezione di riso , meno i 3 minuti della tostatura.
Preparare in una pirofila la crema di cavolfiore, yogurt di riso e gelatina di aceto balsamico.
Arrivato a cottura versare il risotto nella pirofila e mantecare, riposare qualche minuto e servire decorato con il cavolfiore viola e qualche goccia di gelatina.




Con questa ricetta partecipo al contest indetto da Cucina Semplicemente e dalla scuola CAST Alimenti in collaborazione con Acetaia La tradizione”

mercoledì 27 novembre 2013

COME MONTARE ALBUMI E PANNA NEL BIMBY


Leggo spesso che questa è la difficoltà maggiore che tutte voi riscontrate con il Bimby, vi trascrivo allora alcune regole semplici ma fondamentali che valgono anche per altri robot o per chi utilizza  le fruste elettriche.

La cosa più importante da tener presente é che il nemico numero uno dell'albume è il freddo mentre per la panna è il caldo. Quindi gli albumi per montare bene devono essere caldi mentre la panna molto fredda!
Inoltre mentre gli albumi più montano meglio vengono la panna se monta troppo diventa burro!

La fretta è sempre la nemica numero uno in cucina!!! Quindi prendetevi sempre il tempo necessario e prestate attenzione a queste poche regole 

ALBUMI




  • Utilizzare sempre uova fresche 
  • Inserire la farfalla
  • Per ottenere degli albumi ben montati devono raggiungere una temperatura tra i 37° e i 45°.Quindi nel Bimby , per 200 g di albumi, scaldare a 37° (40° per il TM21) per 1\2 min a vel 2 .Non è possibile dare un tempo preciso perchè dipende dalla temperatura di partenza dell'albume...io mi regolo osservando il Bimby...quando la luce dei 37° resta fissa spengo. Una volta che l'albume è caldo è possibile montarlo. 
  • Non bisogna avere fretta per cui azionare il Bimby a vel 3  e lasciare montare finchè sono pronti. Anche 5 min se servono!  È sempre meglio partire a vel 3 e poi se serve aumentare a 4 quando incominciano a sbiancare bene. In questo passaggio   io non uso più la temperatura perchè le proteine si sono già " denaturate" e sono pronte ad inglobare aria e sopratutto perché con l'albume senza zucchero si rischia che coaguli.
ALCUNE INFORMAZIONI IN PIU'

IL SALE NON SERVE
Miti culinari 2: il sale per montare gli albumi
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/01/14/miti-culinari-2-il-sale-per-montare-gli-albumi/

COSA SUCCEDE ALL'ALBUME
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/01/07/la-dolce-neve-della-cucina/
questa è una versione semplificata dello stesso argomento
http://www.lospicchiodaglio.it/rubrica/montare-albumi-neve

L'UOVO
http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2007/05/15/luovo-a-65-gradi/

NB: A proposito di uova fresche....ho imparato a congelare sia gli albumi che i tuorli quando avanzano, è molto comodo.


Gli albumi poi possono tranquillamente essere utilizzati per fare le meringhe.
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1587734414292&set=o.107961755946404&type=1&ref=nf
o la meringa italiana
https://www.facebook.com/groups/lericettedelbimby/doc/331143186961592/

E i tuorli per la crema pasticcera o inglese.
PANNA




  • Utilizzare panna fresca da montare
  • Inserire la farfalla
  • Inserire la panna nel boccale e mettere in congelatore per qualche min. Se non avete posto nel congelatore per il boccale mettete la confezione della panna che volete utilizzare, e la farfalla mentre il boccale lo tenete in frigorifero per una decina di minuti.
  • Questa operazione è INDISPENSABILE per ottenere un buon risultato sopratutto in estate ma è utilissima tutto l'anno
  • Montare la panna a vel 3. Tenendo d'occhio dal foro del coperchio ! All'ultimo corso del Bimby la mia dimostratrice Laura Piovani ha  suggerito di montare la panna controllando a vista d'occhio dal foro del coperchio , e di fermare subito il Bimby quando si vede che si attacca alle pareti perchè vuol dire che è pronta. 
Nel caso in cui si montasse troppo e diventasse burro non buttare e procedere seguendo la ricetta del burro sul libro base. Per 200 g di panna bastano anche 30 sec. a volte.

Ed ecco un piccolo trucco per riempire più facilmente la sac à poche:


Quello che ho scritto non è una mia scoperta ma il frutto di insegnamenti vari sia delle dimostratrici Bimby, sia del maestro Luca Montersino che da i medesimi suggerimenti per montare albumi e panna con la planetaria o con le fruste.

lunedì 25 novembre 2013

PAIN AUX RAISINS


Adoro tutto ciò che contiene uvetta , i miei dolci preferiti ne hanno sempre a partire dallo strüdel fino al più complesso panettone, mi piace anche il pane dolce all'uvetta ma i miei preferiti sono i pain aux raisins, quelle rare volte che mi capita di fare colazione fuori casa li cerco con lo sguardo nelle pile di brioche e croissants che arricchiscono i bar al mattino. Certo sonno piuttosto difficile, e spesso vado incontro a cocenti delusioni. 
La patria dei pain aux raisins é la Francia, dove ad est vengono chiamati anche escargot , esattamente é una viennese francese a forma di spirale. 
L'originale é composta da una pasta brioche  sfogliata ,arricchita da uvetta e farcita con della crema pasticcerà, ma se ne trovano anche versioni con gocce di cioccolato o confettura.
Tradizionalmente sono consumati il mattino a colazione 
Esistono anche in una versione, molto più simile al pane tradizionale , anche se zuccherato e arricchito con uvetta, e sono diffuse in America ed in Europa del Nord.
Le viennoiseries sono quindi prodotti da forno la cui tecnica di produzione si avvicina a quella del pane o della pasta sfoglia, ma con un gusto più ricco e dolce (dovuto all'aggiunta di ingredienti quali burro, latte , creme e zucchero) che li avvicina alla più nobile.pasticceria.
Solitamente sono impasti lievitati o sfogliati. 
La viennoiserie é sinonimo di panetteria di lusso, e fu introdotta in Francia , intorno al 1837 ,da un ufficiale austriaco, Augusto Zang, che in società con un nobile viennese,Ernesto Schwarzer, apri una Boulangerie Viennoise ( in rue de Richelieu al n 92) il cui successo fu tale che a breve seguirono parecchie aperture di locali simili.


Vi si producevano i kipferl antenati del croissants.
All'inizio le viennoiseries venivano prodotte da maestri fornai esperti che venivano da Vienna direttamente, poi in seguito dai loro allievi.
Solo agli inizi del XX secolo, queste ricette e quella del croissant , diventarono simbolo della cucina francese. 
Data la mia passione per questi  dolcetti  la mia  più grande soddisfazione é stata di potermeli fare a casa. Ovviamente mi sono affidata alla certezza del Pan brioche di Luca Montersino, che ho avuto modo di provare anche in versione pane in cassetta, o torta di rose. Per la crema pasticcera ho fatto sempre la sua ricetta da forno, mentre per l'uvetta ho utilizzato quella passa di Pantelleria la mia preferita.
La acquisto tutti gli anni in questo periodo, la lavo accuratamente e poi la ammollo nel Marsala, la conservo in vasi in frigorifero fino all'occorrenza. 
Una sola licenza , non ho sfogliato la pasta brioche perché già molto ricca, ma sicuramente a breve ripeterò l'esperimento, magari utilizzando la ricetta dei impasto per i  croissants.


Ingredienti

Per la pasta brioche: 

500 g di farina 400 w ( è abbastanza simile alla Manitoba del supermercato)
80 g di latte intero fresco 
15 g di lievito di birra ( o 160 g di lievito madre) 
180 g di uova 
70 g di zucchero semolato
15 g di miele
8 g di rhum
190 g di burro morbido (io ne ho usato 120 g)
8 g di sale
2 gr di scorza di limone (1 limone) grattugiata
1/2 baccello di vaniglia

Per la farcitura :

Uvetta 

Per la crema pasticcera da forno:

200 g di latte intero
100 g di panna
150 g di zucchero semolato
90 g di tuorli (circa 5 tuorli)
20 g di fecola di patate
buccia di limone grattugiata
1/2 bacca di vaniglia

Procedimento nel Bimby:

Per la pasta brioche:

Mettere lo zucchero e la scorza di limone , polverizzare 20 sec vel 10. Aggiungere il lievito, il latte, il miele, le uova e la farina. Impastare a spiga per 2 min . Quando l'impasto si é formato a palla ( Se in corso d'opera notate che l'impasto è troppo secco, non abbiate paura di aggiungere altro latte, io, infatti ne ho aggiunto circa un misurìno in più) azionare la spiga senza tempo e aggiungere il burro a fiocchi dal foro del coperchio, poco per volta e aspettare che venga assorbito dal l'impasto . 
Al termine aggiungere gli aromi ( vaniglia e rum ) e il sale. 
Rovesciare sulla spianatoia e lasciare riposare per 30 min ( in gergo si dice puntare l'impasto) . Dopo di che dare qualche piega e mettere a riposare in frigorifero fino al giorno seguente.

Per la crema: ( che preparerete il giorno dopo per farcire ) 

Polverizzare a turbo lo zucchero con la scorza di limone, aggiungere il resto degli ingredienti e cuocere a 90°C per 7 min vel 4.
Ad orecchio sentirete la crema addensarsi , perché cambierà rumore , se così non fosse proseguite con la cottura ancora un paio di minuti. 
Mettere in una ciotola, coperta con una pellicola a contatto (mi raccomando utilizzate solo pellicola adatta alla cottura in microonde!) e raffreddare velocemente in un bagno di acqua e ghiaccio. 

Procedimento tradizionale 

Per la pasta: 

Impastare nella planetaria attrezzata con il gancio ( o nell'impastatrice) la farina, il latte, il lievito di birra ( o quello madre) , le uova, il miele e lo zucchero semolato.
Quando l'impasto é ben liscio , elastico ed omogeneo , incorporate poco alla volta il burro in pomata e , quando anche quest'ultimo é assorbito , completate con il rhum , il sale e gli aromi ( limone e vaniglia) . Lasciate raffreddare bene in frigorifero coprendo l'impasto con un telo di nylon ( pellicola).
Nel frattempo preparate la crema al burro, sbattendo insieme il burro in pomata con lo zucchero a velo, il rhum e la vaniglia fino a ottenere una crema bianca.
Rovesciare sulla spianatoia e lasciare riposare per 30 min ( in gergo si dice puntare l'impasto) . Dopo di che dare qualche piega e mettere a riposare in frigorifero fino al giorno seguente.

Per la crema : ( che preparerete il giorno dopo per farcire) 

Per la crema da forno, montate i tuorli con lo zucchero e la buccia grattugiata del limone, aggiungete poi la fecola. Quando il latte e la panna, aromatizzati con della vaniglia, raggiungeranno il bollore, versatevi i tuorli montati. Lasciate addensare la crema a fuoco basso mescolando continuamente con una frusta. Quando farà le bolle e "sbufferà", è pronta.

Composizione:

Togliere l'impasto dal frigorifero e stenderlo fino a dargli uno spessore di 2,5 mm.
Tagliate un quadrato di 50 cm per lato , spalmatevi sopra la crema pasticcera e cospargete con l'uvetta  arrotolatelo per ottenere un cilindro. Fate raffreddare nuovamente quindi tagliatelo  a rondelle dello spessore di 2  cm. Disponete le rondelle , ben distanziate , in una teglia coperta da carta da forno.
Fate lievitare fino al raddoppio del loro volume, con il lievito madre anche un paio di ore,  quindi cuocere in forno a 180 C per 15-20  min. circa.




Con questa ricetta partecipo alla raccolta quindicinale di Panissimo organizzata da Sandra di Indovina chi viene a cena? e Barbara di Bread & Companatico, che nel mese di dicembre è ospitata da Barbara


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sabato 23 novembre 2013

I Dolci di Pinella: Il colore degli agrumi

In questi giorni sono stata parecchio impegnata e purtroppo il post che avevo programmato per oggi è rimasto nei miei pensieri, ho pensato comunque di condividere con voi le zeste di arancia candita, una ricetta di Philippe conticini replicata da Pinella.
Chi è Pinella?  Se frequentate la blogsfera di certo la conoscete già, se amate i dolci di certo seguite il suo blog...Pinella è la fatina dei dolci,un' allieva modello che segue e replica le ricette dei più grandi pasticceri, una pasticcera a tutti gli effetti oltre che una scrittrice fantastica. I suoi post sono delle vere è proprie poesie...
vi invito a passare dal suo blog  "I Dolci di Pinella" ne rimarrete colpiti.
Io ha replicato, la versione di queste zeste indicata da Pinella giusto lo scorso anno e sono strepitose , si conservano a lungo, buone da gustare ma anche da utilizzare nei dolci al posto di quelle terribili scorze d'arancia che si trovano a volte in vendita.
Ne avevo preparati due soli vasetti e li ho conservati in frigorifero per tre mesi poi una volta aperti li ho consumati in breve tempo. Sono morbide e profumate...insomma da provare! Ne ho preparate anche una versine un po' più corposa con la sorza leggermente piùalta che uso proprio al posto dei canditi.
Vi lascio alla poesia di Pinella e alle sue zeste

I Dolci di Pinella: Il colore degli agrumi: Fuori piove. E' tutta la notte che le gocce d'acqua rimbalzano sul tetto. In genere, hanno su di me un effetto rilassante.


giovedì 21 novembre 2013

CROSTATA DI MELE DEL TRENTINO...e la frolla di Iginio Massari


Questa crostata rientra sicuramente tra i miei dolci preferiti.
Nonostante ami pasticciare con torte moderne , bavaresi e mousse io in fatto di dolci sono all'antica, amo i dolci da forno, le crostate della nonna ...le torte semplici.
La  ricetta mi ha conquistato sin da subito e questa crostata é entrata a far parte dei dolci da me più replicati. Come tutte le ricette però ha subito dei piccoli "aggiustamenti" e l'ultimo in ordine di tempo é stata la sostituzione della frolla indicata con quella per crostate alla crema di Iginio Massari.
Chi é Iginio Massari???? Non si può parlare di pasticceria , di dolci senza conoscerlo...Iginio Massari é IL PASTICCERE per antonomasia, e considerato a ragione tra i migliori al mondo, maestro rispettato anche dai francesi ( il che é tutto dire!), presidente onorario dell' ANPI ( Associazione Nazionale Pasticceri Italiani) viene spesso chiamato a presiedere giurie per competizioni di pasticceria a livello mondiale.


Iginio Massari é IL MAESTRO ... e allora perché non utilizzare una delle sue frolle per il mio dolce preferito? E così ho cercato all'interno del suo manuale ( Non solo zucchero vol 1 ), una vera Bibbia per tutti gli addetti al settore, ed ho trovato questa frolla da crostate con crema veramente intrigante...in calce vi trascrivo anche alcune note del maestro...e se amate i dolci e vi piace pasticciare non perdetevi i suoi libri dei veri e propri gioielli.

PASTA FROLLA DA CROSTATA CON CREMA
di Iginio Massari 
pag 44 di Non solo zucchero vol 1

Ingredienti per 2.600 g di pasta
( ho usato la dose ricalcolata sui 300 g di farina e l'ho inserita nelle parentesi !) 

(180) 600 g burro
(240) 800 g zucchero
(60) 200 g uova
(1/2) 1 scorza di limone grattuggiata
(1/2) 1 baccello di vaniglia bourbon 
(1) 4 g sale
(300) 1000 g  farina bianca 00
(3) 10 g lievito in polvere ( facoltativo)

Procedimento nel Bimby :

Inserire nel boccale uova , burro aromi e zucchero .
Lavorare per 5/10 sec a vel 5 
Aggiungere la farina con il lievito e il sale e impastare 10 sec vel 6 ( come per la frolla!) 

Procedimento nella planetaria: 


Inserire nella ciotola il burro (reso plastico con il mattarello) zucchero, e aromi.
Amalgamare gli ingredienti  a vel 2 con foglia, senza montare 
Aggiungere le uova, il sale 
Miscelare a vel 2 per il tempo necessario fino a quando la massa burrosa sarà uniforme.
Poi aggiungere la farina, setacciata con il lievito e il sale, con foglia in movimento 
Lavorare pochi secondi solo fino a quando la farina sarà ben amalgamata.
Appena assume un aspetto granuloso
Capovolgere la frolla su un foglio di carta forno.
Chiudere e abbassare con il mattarello.
Mettere in frigorifero a riposare per stabilizzarla.

CONSIGLI DEL MAESTRO IGINIO MASSARI :

Come dosaggio questa frolla é più vicina alla sablé ma viene lavorata con il metodo di impasto tipico della frolla.
Si conserva in frigorifero, coperta da pellicola, per un tempo più lungo e resta fragrante.
Si deve prestare attenzione , quando si stende, allo spolvero con la farina perché se si eccede  in cottura la pasta diventerà opaca e grigia.
La friabilità di questa frolla é data dai grassi che isolano la farina e gli zuccheri che non disciolti nella pasta rompono la maglia glutinica.
Lo zucchero inoltre fa aumentare la temperatura in cottura e insieme alla scarsa acqua presente fa si che la colorazione di questa frolla sarà intensa, proprio per la caramellizazione precoce e superficiale.
Gli aromi gradevoli di questa frolla sono prodotti dalla reazione di Maillard o imbrunimento chimico.

Una volta pronta la frolla potete procedere al montaggio della torta.

Per il ripieno: 

4 mele renette tagliate a fettine (anche le golden sono ottime)
1 uovo, 
50 gr. di burro morbido, 
100 gr. di latte, 
50 gr. di farina, 
100 gr. di zucchero, 
1 bacca di vaniglia bourbon  
30 gr. di pinoli, 
70 gr. di mandorle con la pelle tritate, 
sale q.b. .


Procedimento nel Bimby

Tritare le mandorle nel Bimby: 5 sec vel 6  e mettere da parte

Stendere l'impasto in una teglia imburrata (diam. 28 cm.) e disporvi sopra le mele tagliate a fettine.

Preparare la crema:

Inserire nel boccale uovo, burro, latte, sale, farina, zucchero e zucchero vanigliato: 6 min. 37° vel. 5
Coprire le mele con la crema della farcitura e cospargere con i pinoli e le mandorle tritate

Cuocere in forno preriscaldato (non ventilato) a 180° per 40 min. circa. 
Servire la crostata tiepida, ma devo ammettere che anche fredda é ottima!

Procedimento classico:

Preparare una frolla con gli ingredienti sopra indicati.Seguire il procedimento sopra.
Per la crema cuocere per qualche minuto in un tegamino dopo aver amalgamato gli ingredienti con le fruste.

Ricetta di base da cui sono partita é  tratta dal libro per il TM21 : La cucina regionale  (Vorwerk Contempora)


Con questa ricetta partecipo al contest Comfort food  di La cucina delle streghe:


martedì 19 novembre 2013

KNÖDEL ALLO SPECK, la cucina regionale


Questo piatto ha origini antiche una prima rappresentazione degli “Knödel” é in un affresco nella cappella romanica di Castel d’Appiano e risale attorno al 1180.
Questi affreschi narrano la vita di Cristo e degli Apostoli. 
Nella raffigurazione della “Natività” Maria osserva una giovane seduta davanti a una padella che con gusto porta alla bocca un canederlo:  La Knödelesserin (mangiatrice di canederli), nel rappresentare questa scena biblica, l’artista ha inserito un particolare della cucina locale.
La si può vedere in basso a destra nell'affresco.


I canéderli o Knödel prendono il loro nome dal tedesco Knot che significa nodo o grumo.
Sono un primo piatto tipico della cucina tedesca sudorientale, ma anche austriaca, ceca, slovacca, polacca. In Italia sono molto diffusi nella regione Trentina ed in particolare nell'alto Adige.
Si tratta di grossi gnocchi composti di un impasto a composizione variabile di pane raffermo.
Nella cucina tedesca sono presenti in numerose varianti mentre in quella trentina prevalgono gli Speckknödel.
I canederli sono il piatto simbolo del Tirolo. In ogni valle si cucinano in maniera diversa: in Val Passiria e nel Burgaviato si fanno col grano saraceno, in Val Pusteria sono famosi quelli di magro e quelli pressati, nell’Alta Val Venosta si cucinano al vapore e non nell’acqua.
L'impasto è composto generalmente da cubetti di pane raffermo, latte e uova, (anche se esistono varianti che, al posto del pane, prevedono polenta di grano saraceno), insaporito con aggiunta di speck (Speckknödel) oppure formaggio (Käseknödel) e prezzemolo, talvolta contengono anche la  cipolla. I canederli allo Speck venivano considerati un piatto della festa ed in  tempi di carestia lo Speck a cubetti veniva sostituito con le rape.

Una volta bolliti, i canederli si mangiavano nel brodo come primo piatto e asciutti con l’insalata verde o di cappucci come secondo. Un tempo i canederli venivano serviti su piatti individuali quando solitamente era d’uso mangiare da una padella comune posta su un tagliere al centro della tavola.
Tagliare i canederli col coltello è un terribile affronto per la cuoca: infatti la tradizione impone di spezzarli con la sola forchetta.


Ingredienti per  6 persone:  

300 g  di  pane raffermo,
200 g di  speck,  
250 g  di  latte,  
1 lt.  di
acqua, 
4 uova, 
1 pizzico di noce moscata, 
1cucchiaio di  prezzemolo tritato,  
50 g   di farina, 
sale q.b., 
erba cipollina.
Brodo di carne per servirli 

Procedimento nel Bimby: 



inserire nel  boccale il   pane a pezzi:  5/10 sec. vel. 4 e mettere da parte.io lo faccio in due riprese 150 g per volta e controllo dal foro che non si polverizzi ma resti un po' a pezzetti.
Introdurre lo speck tagliato a listarelle: 10 sec.  vel.  6 ed unirlo al  pane.  
Inserire ora latte,  uova,  sale,  noce  moscata  e prezzemolo:  10 sec.  vel.  7.  
Aggiungere ilpane e lo speck tenuti da parte e la farina: 1 min.  a spiga .  
Lasciare riposare  l’impasto per 30 min., poi formare con le mani umide delle piccole palle.
A me escono 15 canederli di media dimensione e solitamente li cuocio in pentola perché nel cestello non mi ci stanno.per cui porto a bollore il brodo ( acqua con il dado di carne Bimby)
Quando il brodo é caldo aggiungere i canederli e cuocerli 10/15 min a fuoco lento.
Li potete servire con del buon brodo di carne cosparsi di erba cipollina, oppure asciutti con abbondante formaggio, burro e salvia.
Se invece ne cuocete una parte solo li potete inserire nel cestello.
Mettere nel  boccale l’acqua,  posizionare il cestello con i canederli e cuocerli: 20 min., 100°, vel. 4. 



Qui trovate la ricetta originale:




lunedì 18 novembre 2013

Profumo di biscotti: SUGOLO D'UVA....CON L'AIUTO DEL BIMBY


Mi fa sempre piacere scoprire che il Bimby venga apprezzato per la sua grande potenzialità...condivido con voi questo post di Paola nel suo blog Profumo di biscotti: SUGOLO D'UVA....CON L'AIUTO DEL BIMBY: Chi mi conosce sa che non sono una fanatica del Bimby ma devo ammettere che, da quando è arrivata la nuova versione tm31, l'utilizzo è.molto più frequente...

domenica 17 novembre 2013

LASAGNE AI CARCIOFI E FUNGHI PORCINI


Nel mio gruppo Bimby su Facebook ci sono moltissime persone che partecipano da sempre alcune le conosco di persona , altre no , tutte però sono sempre molto disponibili ad aiutare e ha condividere i propri successi in cucina. É il caso di Sabrina che tempo fa ha pubblicato la ricetta di queste lasagne, e così tra una battuta ed un complimento , oltre alla ricetta Sabrina mi ha fatto un regalo molto gradito : i funghi porcini necessari per fare queste lasagne. 
E allora eccomi qui a condividere con voi queste ottime lasagne che allieteranno il nostro pranzo della domenica.

PER LA PASTA ALL'UOVO:

( in alternativa io uso spesso la sfogliavelo di Giovanni Rana, di tutte le sfoglie già pronte trovo che sia la migliore, nel qual caso una volta composte le lasagne aggiungo 1/2 bicchiere di brodo che metto tra i bordi delle lasagne e la pirofila)

Ingredienti 

300 g di farina 0
3 uova da 60 g
1 cucchiaio di olio di oliva

Procedimento nel Bimby : 

Versare gli ingredienti nel  boccale : impastare 2 min. a spiga , togliere l'impasto, 
coprire e far riposare per 15 min. prima di preparare la sfoglia.
Dopodiché stendere, con l'aiuto della Nonna papera, la sfoglia e ricavarne dei rettangoli.

Procedimento tradizionale:

Per una sfoglia perfetta vi rimando al blog di Giallozafferano




PER I CARCIOFI :

Ingredienti

300 g di carciofi surgelati 
30 g di olio
50 g di acqua
1 spicchio d'aglio
Dado vegetale
Prezzemolo tritato

Procedimento nel  Bimby : 

Tritare il prezzemolo 5 sec vel 6 e mettere da parte.
Inserire nel boccale: olio , aglio e carciofi tagliati a quarti , insaporire con il dado sciolto nell'acqua.
Cuocere per 15 min a 100° C antiorario vel soft ( mescolo) 
Per chi usa il TM21 inserire la farfalla.
Al termine aggiungere il prezzemolo tritato.

Procedimento tradizionale: 

In una padella mettere l'olio , l'aglio e insaporire aggiungere i carciofi l'acqua e il dado e cuocere coperto fino a quando diventano morbidi.
Cospargere con il prezzemolo tritato

PER I FUNGHI:

Stesso procedimento e stesse dosi ma con il burro al posto dell'olio e 10/12 min la cottura non di più .

PER LA BESCIAMELLA:

Come da ricettario base con 20 g di farina in meno .

Ingredienti

1000 g di latte
80 g di farina ( sul ricettario sono previsti 100 g) 
50 g di burro
1 cucchiaino di sale
noce moscata in polvere qb
pepe nero in polvere qb
Consiglio: La dose si può dimezzare diminuendo gli ingredienti a metà e la cottura a 6-7 min

Procedimento nel Bimby:

Mettere tutti gli ingredienti nel  cuocere 12 min. 90° vel. 4
Sempre in base all'utilizzo della salsa si può decidere di rendere la besciamella più o meno consistente: per renderla più densa basta aggiungere al composto della farina, se si desidera più liquida basterà aggiungere del latte.

Procedimento tradizionale:

Come procedimento vi trascrivo i consigli di Luca Montersino per una perfetta besciamella.
La besciamella non  non deve avere i grumi quindi si deve evitare di mescolare sul fuoco la farina con il burro perché la farina cuoce troppo in fretta, e non si amalgama bene al burro formando così dei grumi difficili da sciogliere anche con l'aggiunta del latte. 
I grumi si possono formare se non abbiamo mescolato bene nella fase iniziale o con l'aggiunta di latte caldo, il calore farebbe gelificare immediatamente la parte esterna dei grumi di farina impedendo così alla parte acquosa del latte  di penetrare all’interno.È meglio quindi utilizzare latte freddo, o a temperatura ambiente, e aggiungerlo tutto in una volta, mescolando rapidamente.
Quindi in un tegame sciogliere il burro, fuori dal fuoco aggiungere la farina e mescolare velocemente , riportare sul gas e aggiungere tutto insieme il latte , mescolando sempre energicamente, aggiustare di sale e aggiungere la noce moscata.

PER LE LASAGNE:


Ingredienti

Fiocchi di burro
Formaggio grana padano grattugiato
1 pirofila rettangolare
Carta forno ( facoltativa) 


Comporre le lasagne:

Ungere la pirofila con il burro, o in alternativa usare la carta forno.
Partire con alcuni fiocchi di burro e stendere il primo strato di sfoglia. 
Stendere uno strato di besciamella poi distribuire carciofi e funghi e una spolverata di formaggio grana. 
Ripetere gli strati fino ad esaurimento degli ingredienti. 
All'ultimo strato cospargere con abbondante grana padano e distribuire fiocchetti di burro.
( se utilizzate la sfogliavelo Rana ricordatevi di aggiungere lungo i bordi del brodo ) 
Coprire con un foglio di carta stagnola.
Accendere il forno a 200°C
Infornare quando il forno é arrivato in temperatura, ed abbassare a 180 °C.
Cuocere per 30/40 min circa, al termine togliere il foglio di alluminio e lasciare dorare le lasagne.


mercoledì 13 novembre 2013

IL MIO TIRAMISÙ


Oggi ho pensato di condividere con voi una ricetta che per anni é stata il mio cavallo di battaglia, il Tiramisù , non voglio entrare nel merito di quale sia il Tiramisù nella sua versione classica, se ci vogliano i savoiardi o i pavesini , il mascarpone solamente o panna e mascarpone...questa é la mia ricetta ...il mio Tiramisù . Ho sempre utilizzato uova crude, certo adesso con l'avvento dei brick pastorizzati di albumi e tuorli é decisamente più semplice fare questo dolce senza correre alcun rischio...ma io uso le uova della mia gallina Marta per cui sono sicura e procedo come sempre.
Per questa ricetta però niente Bimby , uso sempre le fruste e le solite ciotole anche per il montaggio tutti i passaggi vengono replicati sempre allo stesso modo. Nessuna variante !

TIRAMISÙ

Ingredienti per 6\8 persone
2 confezioni di pavesini
500 gr di mascarpone
6 uova ( a temperatura ambiente)
1 cucchiaio scarso di zucchero
caffè
brandy q.b

Questa ricetta io la faccio "rigorosamente" senza bimby
Montare con le fruste elettriche gli albumi a neve .
In una ciotola montare i tuorli con lo zucchero e poi lavorarli con il mascarpone utilizzando un cucchiaio di legno, quando la crema è pronta incorporare delicatamente gli albumi affinché non si smontino.
Iniziare a fare gli strati:


uno di pavesini imbevuti velocemente (non devono inzupparsi troppo) nel caffè con il brandy e uno di crema 
così via fino al termine degli ingredienti con questa quantità io riesco a fare una ciotola come quella della foto.
Al termine spolverare con cacao amaro!
Mettere in frigorifero per qualche ora (5\6)
Volendo anziché utilizzare la pirofila è possibile fare delle mono porzioni.

Il segreto sta nella crema che deve essere molto soffice, poco zucchero per non renderlo eccessivamente dolce e i pavesini poco inzuppati...solitamente va a ruba!
Buon appetito!

Vi lascio anche questa ricetta, passatami da una compagna di studi moltissimi anni fa , é una versione più leggera ma altrettanto golosa...

TIRAMISÙ ALLE BANANE

Ingredienti per 6\8 persone

1\2 confezione di  pavesini
300 gr di mascarpone
2 banane
3 uova ( a temperatura ambiente)
3 cucchiai scarsi di zucchero
caffè
brandy o cognac q.b
se lo fate per i bambini potreste inzuppare con succo alla mela...

Montare con le fruste elettriche gli albumi a neve .
In una ciotola montare i tuorli con lo zucchero e poi lavorarli con il mascarpone utilizzando un cucchiaio di legno, quando la crema è pronta incorporare delicatamente gli albumi affinché non si smontino.
Tagliare a fettine sottili le banane e coprirle per evitare che scuriscano..
Iniziare a fare gli strati:
uno di pavesini imbevuti velocemente (non devono inzupparsi troppo) nel caffè e liquore, la crema e poi le banane ...ripetere l'operazione fino ad esaurimento degli ingredienti.

lunedì 11 novembre 2013

Profumo di biscotti: BALOCCHI DI FROLLA E CIOCCOLATO - RICETTA GIANLUC...



Volevo condividere con voi questa ricetta di biscotti fantastica, pubblicata sul blog di Paola ,profumo di biscotti: BALOCCHI DI FROLLA E CIOCCOLATO - RICETTA GIANLUCA ARESU: Ancora qui...con un biscotto che ha fatto impazzire grandi e piccini, una coccola, un delirio...chiamatelo come volete ma di certo è, che ...

TARTUFI AL RUM



Una ricetta semplice e veloce con cui sorprendere i vostri ospiti

Ingredienti

(50\60 PEZZI)
400 g di cioccolato fondente dal 70% in su ( io ho usato un cioccolato Barry Callebaut) 
200 g di panna liquida fresca
40 g di burro (serve per rendere lucida la ganache)
Per la decorazione: cacao amaro (o anche granella di nocciole)
100 cc di Rum (serve a togliere l'effetto "untuoso" del cioccolato e della panna.

Procedimento tradizionale:


Scaldare la panna con il burro e sciogliervi dentro il cioccolato fondente a pezzi mescolando.

Procedimento con il Bimby:



Tritare il cioccolato 20 sec. vel. 7 e metterlo da parte. Senza pulire il boccale mettere la panna e scaldare: 4 min. 70° C vel. 2,
Unire il cioccolato e mescolare: 20 sec. vel. 3

Unire il rum e mescolare:20 sec. vel. 3
Versare la ganache ottenuta in una ciotola (io uso le boule di acciaio dell'Ikea comodissime) e raffreddare in frigorifero per 2\3 ore. Prelevare con le mani (e meglio usare i guanti di lattice monouso...altrimenti vi trovate le mani marroni e poi non dovendo cuocere é anche più igienico ) una noce di ganache e con il palmo fare tante piccole palline, adagiarle su un vassoio coperto da carta da forno e far riposare in frigorifero per 1 ora.
Passare i tartufi nella copertura desiderata e metterli negli appositi pirottini.




Se li passatate nel cacao , ricordatevi di passarli anche al setaccio,i in modo da ripulirli dalla polvere in eccesso.
Potete prepararli anche qualche giorno prima e conservarli in frigorifero....riportateli però a temperatura ambiente il giorno che li volete servire!! sono più gustosi quando sono morbidi

sabato 9 novembre 2013

MANZO ALL'OLIO O ALLA ROVATESE....la tradizione in cucina.


La storia del Manzo all’olio risale al XVI secolo, la prima ricetta di cui si ha memoria è quella presente nel ricettario di Donna Veronica Porcellaga (1554-1593).
Realizzato con tre ingredienti base: carne (scamone o cappello da prete), olio d'oliva e acciughe. Poi aglio, pane grattuggiato e verdure, è un piatto carico di storia e di cultura gastronomica. 
Tra i documenti del doge, nel periodo in cui Rovato, porta di accesso alla Franciacorta, faceva parte del dominio della Repubblica di Venezia, si legge che i mercanti liguri  portavano a questo mercato, uno dei più floridi sulla direttrice Milano- Venezia  i prodotti del loro territorio, acciughe e olio, ed a  questi ingredienti vennero poi aggiunte le verdure coltivate negli orti di casa e ovviamente la carne. 
Da questi pochi ingredienti si è tramandato per secoli la ricetta del Manzo all’olio o alla rovatese proprio ad indicarne le certe origini.
La particolarità del manzo all’olio è che non é mai esistita una ricetta codificata, unica, sono molteplici i modi di cucinarlo, pochi ingredienti base e poi ogni trattoria si fa vanto della propria ricetta ogni famiglia ha la sua ricetta tramandata all'interno della stessa di generazione in generazione.
Era ed è ancora il piatto della festa, dove ciascuno utilizza la sua carne, le sue acciughe, il suo olio e ha i tocchi segreti. 
Ne esiste anche una versione rivisitata, rinnovata nel pieno rispetto della tradizione proposta dallo chef Vittorio Fusari nel suo ristorante Dispensa pani e vini....vi lascerà sicuramente stupiti per il gioco cromatico e per la scomposizione del piatto : una base di spuma di patate con manzo cotto in sottovuoto...decorato con un acciuga e condito con olio e prezzemolo....gli ingredienti ci sono, il gusto anche ...certo non é proprio quello che uno si aspetta di trovare ...ma come ogni piatto di Fusari vale l'assaggio.
Nel 2002 i ristoratori di Rovato,  hanno creato un Consorzio proprio a tutela della tradizionale ricetta, ed in seguito è nato anche  il “Mese del manzo all’olio”.
Il mese di novembre è infatti caratterizzato dalla valorizzazione del piatto, in questo periodo i ristoratori propongono menù e variazioni del manzo all’olio, per permettere ad appassionati e curiosi amanti della cucina di assaporare il loro piatto tipico.
Sul sito di Rovato ho trovato trascritte tre ricette , di cui una della seconda metà dell'Ottocento tramandata dal ragionier Alessandro Vitali.ho pensato di adattarla al Bimby che ben si presta alle cotture stufate, mantenendo grazie alla temperatura costante la carne molto tenera.
Vi trascrivo la ricetta originale , così come riportata sul sito e poi la mia ricetta Bimby.

Ingredienti:

Carne bovina (cappello del prete o similare) da 1 kg in su, prezzemolo fresco, aglio, acciughe (possibilmente conservate sotto sale in barili), capperi, olio d'oliva, acqua, sale (poco o niente), pan grattato (eventuale).

Preparazione:

In un recipiente capace ponete a freddo la carne, ricopritela con pari quantità d'olio d'oliva e acqua aggiungendo un paio d'acciughe tagliate a pezzetti. Fate cuocere a fuoco medio per due ore e mezza secondo la quantità di carne.
A fine cottura togliete la carne dalla pentola e posatela su un tagliere in attesa che si raffreddi, intanto preparate un pesto con il prezzemolo, l'aglio, le acciughe spinate e pulite, i capperi, aggiungendo il tutto al sugo rimasto, facendolo amalgamare per alcuni minuti a fuoco lento. Se risultasse troppo liquido potrete aggiungere uno o due cucchiai di pan grattato per addensarlo un po'. Tagliate poi la carne a fette uguali ponendole distese nella pentola e copritele con il sugo. Lasciate riposare per alcune ore, o meglio anche fino al giorno dopo. Fate poi riscaldare e servite, accompagnando il piatto con abbondante polenta.


Ingredienti:

1000 gr. di cappello del prete,
un bicchiere di olio e.v. di oliva,
3/4 acciughe,
1 cucchiaio di  capperi,
1 spicchio d'aglio
Prezzemolo tritato
Sale e pepe q.b. (io ho usato il dado vegetale Bimby)
Pangrattato, 1 cucchiaio
Grana padano grattugiato , 1 cucchiaio ( facoltativo) 

Procedimento nel Bimby:

Inserire nel boccale capperi, acciughe, olio e appoggiare sulle lame la carne.
Aggiungere l’acqua fino ad arrivare a livello della carne e aggiustare di sale e pepe e appoggiare sulla carne uno spicchio di aglio intero.
Cuocere: 50 min. temp. Varoma, Antiorario, vel. Soft. Girare la carne e cuocere gli altri 50 min. temp. Varoma, Antiorario, vel. Soft.
Al termine controllare la  cottura, e togliere la carne. Aggiungere il prezzemolo tritato al sugo e se fosse troppo liquido cuocere ancora  5/10 min. a Varoma, aggiungere un cucchiaio di pan grattato, omogeneizzare il sugo ristretto: 10 sec. Vel. 8. 
Tagliare la carne a fette e coprirla con il sughetto. 
Lasciare riposare e riscaldare al momento di servire.
Come tutte le carni stufate, anche il manzo alla rovatese guadagna in gusto con il riposo.
Ottimo accompagnato con patate e polenta.

Consiglio: Se come contorno volete fare il purè mette nel recipiente del varoma le patate tagliate a rondelle quando girate la carne.
Una volta tolta la carne sciacquare il boccale ed Inserire  la farfalla, le patate cotte , latte caldo (300g per 1 kg di patate)  sale, formaggio grattugiato e un pezzetto di burro e montare 30 sec. Vel.3, Potete se necessario cuocere ancora  per 5 min a 90° vel 3.


Fonti:
http://itineraribrescia.it/prodotto/il-manzo-all-olio-di-rovato/

http://www.rovato.it/manzo.htm

http://www.dispensafranciacorta.com

martedì 5 novembre 2013

CAVOLFIORI & BROCCOLI & VERZA le piante miracolose...


Tutti dovremmo seguire l’esempio di Perpetua, che, in un vivo e umoristico quadretto dei Promessi sposi, se ne torna dall’orto di don Abbondio  "con un gran cavolo sotto il braccio".
Questo ortaggio ha meritato per secoli l'appellativo di " medico dei poveri " infatti gli antichi lo usavano come panacea per curare qualsiasi tipo di malattia,
Già i romani ne facevano largo uso tanto che Plinio il Vecchio, nel I secolo dell'era cristiana, lo definiva la pianta miracolosa che aveva permesso ai Romani di fare a meno dei medici per oltre sei secoli.
Piante erbacee annuali appartenenti alla famiglia delle cruciferee i cavoli , coltivati da più di 4.000 anni in tutto il mondo, possono contare su almeno 100 varietà, che si distinguono per colore, forma e dimensione: tutte però hanno gli stessi valori nutritivi e medicinali. La maggior parte delle proprietà del cavolo, attribuitegli dalle popolazioni antiche , é  stata oggi confermata da numerosi studi scientifici.
Il cavolo è ricco di zolfo, sodio, fosfati di calcio, potassio, magnesio, vitamina A, B1, B2, C e favorisce la produzione di emoglobina: può essere quindi consumato da chi ha problemi di anemia. 
Contiene il gefamato un sostanza che é un rimedio  del tutto naturale che neutralizza gli acidi e rinforza la mucosa gastrica.Le sue proprietà emollienti, diuretiche, cicatrizzanti, depurative e curative dell'apparato respiratorio ne fanno un tesoro della natura e un ottimo rimedio contro piccoli e grandi disturbi. Unica controindicazione é per chi soffre di ipotiroidismo proprio  perché le cruciferee sono ricche di isotiocianati.



Quando si acquista un cavolo bisogna prestare attenzione all'aspetto , é molto importante che le foglie siano fresche, non ingiallite né avvizzite. Per la conservazione bisogna evitare la vicinanza con le mele, che ricche di etilene, nel volgere di pochi giorni, potrebbero far ingiallire ed appassire le foglie del cavolo.Questo ortaggio può  essere consumato sia crudo sia cotto, anche se con la cottura si riduce notevolmente la quantità piuttosto alta di vitamina C,in esso contenuta. 
I broccoli crudi sono quindi da preferire a quelli cotti, poiché anche gli enzimi sono sensibili al  calore sono quindi da preferire brevi cotture a vapore (5 minuti circa), che risultano essere meno dannose rispetto alla bollitura.
Sapevate che anche la lunga masticazione di questi vegetali aiuta a rendere maggiormente disponibili i loro enzimi benefici?
Una preparazione particolare di questo ortaggio consiste nella lavorazione delle foglie, con cui si ottiene il cosiddetto "cavolo acido" (i crauti), molto popolare nei paesi dell'Europa del nord. 
Per limitare l'odore caratteristico, che si produce durante la cottura, causato dall'alto contenuto di zolfo, si può utilizzare la pentola a pressione, oppure aggiungere aceto o limone nell'acqua di cottura.
La cottura nel Bimby proprio perché non supera mai i 100° C preserva maggiormente i benefici di questi ortaggi, ottime le vellutate e la cottura a varoma.
Quest'oggi volevo proporvi una ricetta della nonna, che mia suocera faceva spesso proprio con le foglie del cavolo, la Pola sens os ( Pola senza ossa) , ho cercato in vano nel web qualcosa a proposito di questa preparazione , ma nulla da fare e mio marito non mi ha saputo dare spiegazioni dettagliate rispetto alle origini di questa ricetta, lui ne va ghiotto e quindi ho deciso di provare a prepararla nel Bimby.
Il gusto finale richiama vagamente le cime di rapa stufate , va servita come contorno ma a me piace molto anche sul pane abbrustolito accompagnata con del primo sale .

POLA SENS OS ( Pola senza ossa) 



Ingredienti:

1litro di acqua
300 g di foglie di cavolo ripulite dalla parte bianca, e tagliate a listarelle molto sottili.
1 cucchiaio di aceto bianco
40 g di olio evo ( extravergine di oliva) 
1 spicchio di aglio 

Procedimento nel Bimby: 

Scaldare l'acqua : 7 min 100 gradi vel 2
Inserire  le foglie a listarelle sottili nell'acqua bollente.
Cuocere per 10 min almeno a 100 gradi antiorario vel 2
Scolare aiutandosi con il cestello.
Tritare finemente  a vel 6/7 per 20/30  sec.
Mettere da parte.
Nel boccale inserire l'aglio tritare a vel 6 per 5 sec, aggiungere l'olio e soffriggere : 3 min a 100 gradi vel 2.
Aggiungere le foglie tritate, insaporire con il dado vegetale e cuocere 10 min a 100 gradi vel 2 , a 5 min inserire dal foro del coperchio 1 cucchiaio di aceto bianco e togliere il misurìno.


Procedimento tradizionale:

Lessare le foglie del cavolfiore , ripulirle dalle coste e tritarle finemente come il prezzemolo.
Scaldare in una padella, l'olio, l'aglio e aggiungere le foglie tritate.
Insaporire , aggiungere un cucchiaio di aceto , salare e se occorre cuocere ancora per una decina di minuti.




Proprietà ed utilizzo:
Rimedi naturali


Curiosità




Un sito a loro dedicato: 

sabato 2 novembre 2013

ANGELICA DOLCE DELLE SORELLE SIMILI ...E IL MIO PRIMO EVENTO



Non mi sono dimenticata di voi ...ho semplicemente rinviato di un giorno il post perché volevo condividere con voi una ricetta che per me é molto speciale. Primo perché mi piace molto, nella versione originale con l'uvetta e la scorza d'arancia candita mi richiama il panettone...secondo perché é stata la ricetta del primo evento organizzato nel mio gruppo su Facebook
Era da tempo che ci pensavo e l'occasione me l'ha data il "contagio" creato da due ricette : la torta nua e il fiore di brioche alla nutella ...parlo di contagio perché voi non avete idea di quante hanno replicato queste ricette...una dopo l'altra foto su foto ...tutti i giorni ...e allora ecco l'idea della "ricetta contagiosa" .
Volevo qualcosa di effetto , facile ma non troppo, il giusto per stimolare anche le meno inclini a lanciarsi nell'avventura. E così é stato , la ricetta ha suscitato un grandissimo interesse , tanti hanno partecipato , e molti hanno condiviso le loro opere con il gruppo mandando la foto della " loro" Angelica. Si perché io , tranne che per la forma, non avevo dato limiti, potevano farla dolce o salata e farcirla a gusto proprio , potevano utilizzare il lievito di birra o il lievito madre, insomma ho lasciato spazio alla fantasia e creatività di ciascuno.
L'impressione che ho avuto e che tutti si siano divertiti molto e sopratutto impegnati, e siccome l'idea é piaciuta ho deciso di proseguire creando il secondo evento. Questa volta la scelta é caduta su una ricetta salata: IL RISOTTO NEL BIMBY perché é una preparazione che lascia spazio alla fantasia e perché non a tutti riesce , quindi é uno stimolo a provarci perché tutti insieme é più divertente!
Quindi via aspetto con la nuova "RICETTA CONTAGIOSA"

ANGELICA DOLCE delle Simili

La ricetta originale é una torta dolce, con farcia di uvetta e scorza d'arancio candita.
Ricetta tratta dal libro "Pane e roba dolce" delle sorelle Simili.

Ingredienti

Lievitino:
135 g di farina di forza(la manitoba va bene)
13 g di lievito di birra ( o 100 g di pasta madre rinfrescata !). 
75 ml di acqua ( con il lievito madre potrebbe servine di più ) 

Procedimento

Nel Bimby: 

Impastare il lievitino , 30 sec a spiga. Se non occorre il Bimby si può lasciarlo nel boccale fino al raddoppio.

Tradizionale: 

In una ciotola piccola fare la fontana con la farina, mettere l’acqua al centro e sbriciolarci il lievito, scioglierlo bene, prendere poi la farina dall’interno della fontana e impastare. Lasciar lievitare il panetto fino al raddoppio (circa un'oretta).

Ingredienti

Impasto
400 g di farina di forza
75 g di zucchero ( grana grattugiato per la versione salata) 
120 g ti latte tiepido
3 tuorli
1 cucchiaino di sale
120 g di burro

Farcia ( ricetta originale) 
75 g di uva sultanina
75 g di scorza d'arancio candita

Farcia ( una mia variante) 
100gr uvetta ammollata ( marsala/acqua tiepida )
100gr arancia candita tritata in pasta
zucchero in granella qb ( una manciata abbondante )
gerigli di noce in granella ( o nocciole)

Glassa velante
4 cucchiai di zucchero a velo
1 albume

Procedimento

Nel Bimby : 

Inserire gli ingredienti in questo ordine: lievitino, tuorli, zucchero e 100 g di latte : 10 sec vel 4, aggiungere la farina.
Impastare a spiga per 2 min .
Se occorre togliere l'impasto e lavorare a mano. Controllare la temperatura dell'impasto, che non deve superare i 26 °C , nel caso mettete in frigorifero a raffreddare.
Se non avete il termometro potete toccare l'impasto, se risultasse tiepido mettete il boccale chiuso e con l'impasto nel frigorifero per almeno 30 min.
Una volta raffreddato iniziate ad incorporare il burro in pomata , poco per volta, e sempre a spiga per il tempo necessario ad ottenere un impasto omogeneo. 
Per ultimo aggiungete il sale.
Mettere a lievitare fino al raddoppio a 28 ° ( nel forno spento con luce accesa )
*il burro in pomata non é burro sciolto, ma burro talmente morbido che sembra una pomata. Non dovete assolutamente scioglierlo perché cambia il potere di impasto .



Tradizionale: 

In una ciotola mettere la farina, fare la fontana, mettere al centro il latte tiepido, i tuorli, lo zucchero e il sale e amalgamare con un poco di farina. Unire il burro e finire l'impasto fino a quando si staccherà dalle pareti della ciotola. Controllare la temperatura dell'impasto, che non deve superare i 26 °.
Rovesciare sul tavolo, unire il lievitino e impastare finché i due impasti saranno bene amalgamati. Rimettere nella ciotola unta e lasciare lievitare un'ora finché sarà raddoppiata


Quando l'impasto é lievitato rovesciarlo sul tavolo infarinato e stenderlo formando un rettangolo di 2-3 mm di spessore, senza lavorarlo.Pennellare abbondantemente con il burro fuso, cospargere di uvetta precedentemente ammollata e asciugata, e di scorza d'arancia candita e tritata.
Arrotolare il lato più lungo. 

Volendo una volta preparato il rotolo metterlo a raffreddare in freezer per 10 min o in frigorifero per 15 ....in modo che sia più gestibile( anche se non di molto!)


Tagliare questo rotolo a metà per il lungo con un coltello affilato, infarinandolo ogni tanto. Separare delicatamente i due pezzi, girarli tenendo il lato tagliato verso di voi e formare una treccia facendo in modo che la parte tagliata rimanga il più possibile all'esterno. Mettere su una teglia da forno e chiudere a ciambella. 
Guardate questo tutorial fotografico che spiega per bene come fare
Credito fotografico

Pennellare con burro fuso e far lievitare 30-40 min ( con il lievito madre anche 1 ora e mezzo) coperta a campana (deve quasi raddoppiare). cuocere in forno a 200° per 25-30 min circa.


Diluire i 4 cucchiai di zucchero con l'albume fino a ottenere una glassa semi densa.
Appena l'angelica esce dal forno, pennellarla con la glassa e lasciarla asciugare.


Ovviamente oltre alla ricetta é un vero piacere condividere con voi anche le foto di tutti quelli che hanno partecipato






E come premio finale per l'angelica preferita ( quella che ha raccolto più MI PIACE non poteva mancare  il libro delle sorelle Simili, che contiene proprio questa ricetta.




Fonti: 
http://cindystarblog.blogspot.it/2011/02/torta-angelica-bbd-37.html?m=1

http://www.cookaround.com/yabbse1/showthread.php?t=226393

Dovete assolutamente rifarla... è davvero "angelica"!!!
http://mangiarbere.blogspot.it/2009/09/torta-angelica-delle-simili-dolce.html?m=1